App Native, Ibride o Web: vantaggi e svantaggi

Negli ultimi decenni gli smartphone sono entrati a far parte della nostra quotidianità, diventando lo strumento tecnologico più utilizzato. Il successo di questo dispositivo è strettamente correlato allo sviluppo delle applicazioni che permettono di accedere a servizi di ogni tipo in pochi istanti. Chat, email, social network, browser web, gps…grazie alle applicazioni i dispositivi mobili diventano veri e propri strumenti per il lavoro, lo svago, la gestione domestica e molto altro.

Con l’espansione del mercato degli smartphone quindi, molte aziende stanno adottando sistemi per integrare le app mobile nel proprio lavoro, così da aumentare la propria presenza sul mercato. Ci sono, però, delle distinzioni essenziali di cui tener conto nello sviluppo di un’app: in particolare, la distinzione tra app native, web app e app ibride. Nella scelta bisogna tener conto di alcuni aspetti essenziali, ovvero:

• obiettivo finale da raggiungere;
• funzioni e funzionalità;
• budget a disposizione;
• velocità di sviluppo.

Vediamo nel dettaglio le diverse tipologie di app e come scegliere la soluzione migliore per le proprie esigenze.

Abbiamo già analizzato nel dettaglio vantaggi e svantaggi delle mobile app personalizzate, in questo articolo approfondiremo invece caratteristiche e differenze di applicazioni Native, Ibride o Web, soffermandoci sui pro e i contro per le aziende.

Le App native

Un’app nativa è un’applicazione sviluppata per un sistema operativo e una piattaforma specifica. Ad esempio per iOS si utilizza il linguaggio di programmazione Swift, mentre per Android si utilizzano i linguaggi Java o Kotlin. Le app native si interfacciano direttamente con il sistema di riferimento, permettendo quindi di sfruttare al massimo le potenzialità e le risorse del dispositivo. Questa tipologia di app non necessita un browser per il suo funzionamento ed è particolarmente adatta per progetti che necessitano di molte risorse computazionali.

Vantaggi e svantaggi delle app native

I vantaggi di questo tipo di applicazioni, sono diversi. Eccone alcuni.

• Elevate prestazioni e velocità. Essendo create per uno specifico sistema operativo, le app native dialogano perfettamente con tutte le funzionalità del dispositivo.
• User Experience. Ricalcano l’esperienza utente del sistema operativo su cui “girano”, offrendo all’utente un’esperienza coerente e quindi più semplice.
• Funzionamento offline. Non devono essere scaricate da un server: quando l’app viene scaricata dallo store, possiede già il codice e ciò ne permette il funzionamento offline.
• Sicurezza. Per poter essere inserite nell’App Store le app devono essere sottoposte ad un controllo e approvate, ciò garantisce una maggiore sicurezza per gli utenti.

Tuttavia, presentano anche alcuni svantaggi:

• Aggiornamenti. Gli aggiornamenti del Sistema Operativo, seppur solitamente siano retrocompatibili, potrebbero richiedere degli aggiornamenti anche alle app.
• Tempi di sviluppo e costi. Richiedendo linguaggi di programmazione differenti per ogni piattaforma, i tempi di sviluppo e i costi aumentano notevolmente, sia per l’alta specializzazione del professionista che svilupperà l’app sia per la necessità vera e propria di sviluppare due app.

Le Web App

Le web app sono sicuramente la soluzione più economica e seppur presentando dei limiti, sono spesso la base di partenza quando si pensa a sviluppare un’app. Pur simulando un’app nativa nell’interfaccia grafica, sono interamente browser-based, motivo per cui hanno funzionalità limitate.

Data l’instabilità e la non prevedibilità a livello di contenuti, trattandosi fondamentalmente di una pagina web, né Android né iOS ne permettono l’accesso ai loro store, rendendole di fatto raggiungibili solo da web, quindi con una visibilità ridotta.

Ma naturalmente questa tipologia di app ha anche dei vantaggi:

• Costi e tempistiche ridotti. Il Markup HTML semplifica e velocizza di gran lunga il processo di sviluppo, rendendo queste app veloci ed economiche da realizzare.
• Meno vincoli. Non essendo distribuite via app store, non devono rispettare i requisiti, talvolta rigidi, che le piattaforme impongono.
• Facilità di aggiornamento. L’utente non dovrà effettuare il download dell’aggiornamento e questo sarà di conseguenza immediato e di facile rilascio.

Le app ibride: una sola app, diversi mercati di riferimento.

Le app ibride sono utilizzabili per diversi sistemi e su diverse piattaforme. Generalmente la realizzazione è rapida e quindi meno dispendiosa, poiché non hanno bisogno di versioni specifiche per ciascuna piattaforma. Si tratta fondamentalmente di web app, basate su una logica prettamente web based, dentro un involucro nativo che permette loro di essere commercializzate negli store. Infatti le app ibride, a differenza delle app native, per poter funzionare, hanno sempre bisogno di un browser. Proprio per questo motivo le performance di queste app possono essere leggermente inferiori a quelle native, o in casi estremi addirittura meno stabili. Ad oggi, per velocizzare i tempi di sviluppo, è possibile utilizzare toolset come Ionic: un framework in grado di supportare la realizzazione di un software semplificando i processi di sviluppo del developer.

Vantaggi e svantaggi delle app ibride

I principali vantaggi di questo tipo di applicazioni dipendono essenzialmente dal fatto che le app di questo tipo vengono generate in una sola versione.

• Codice unico valido per ogni piattaforma. Nelle app ibride, il programmatore può sfruttare un codice unico per tutti i dispositivi. Questo ha il suo vantaggio sia in fase di sviluppo che di gestione.
• Vantaggi economici. Sviluppare un’unica versione dell’app è sicuramente meno costoso che realizzare una versione per ogni piattaforma.
• Performance adeguate. Le soluzioni più moderne utili allo sviluppo di app ibride, dimostrano che si possono offrire ottime performance in termini di hardware acceleration. In termini di performance, quindi, si può garantire un’ottima qualità
• Facilità di aggiornamento. Se intendiamo aggiungere, successivamente, delle funzionalità o fare degli aggiornamenti, non dovremo lavorare su tutte le diverse versioni dell’app, ma sarà sufficiente farlo una sola volta.
• Funzionamento offline. Anche in questo caso, come le app native, non devono essere scaricate da un server come una web app e, se settato in fase di sviluppo, possono mantenere delle funzionalità anche quando offline.

Per quanto riguarda invece gli svantaggi di questa tipologia di applicazioni, è necessario evidenziare alcuni aspetti

• Esperienza utente. Essendo studiata per funzionare su più piattaforme, l’esperienza utente non delinea in modo puntuale la UX del sistema operativo. Questo potrebbe creare inizialmente un po’ di confusione nell’utente.
• Accesso limitato alle funzionalità. Le app ibride non hanno accesso a tutte le risorse del dispositivo su cui vengono utilizzate, limitando quindi alcune funzionalità.
• Design. L’aspetto grafico non è il medesimo del sistema operativo specifico.
• Minore fluidità. L’app ibrida è tendenzialmente più lenta e meno fluida rispetto a una nativa.

Flutter e React Native: le app semi-native

Questi due framework sono in grado di fornire una terza opzione che si colloca a metà tra un’app nativa e un’app ibrida, traendo vantaggi da entrambe le tipologie di app. Questa tipologia viene sviluppata una sola volta, esattamente come le app ibride, ma a differenza di queste non necessita di un browser per il suo funzionamento. Proprio per questo motivo le performance delle app sviluppate con Flutter e React Native sono molto elevate.

Dopo aver sviluppato l’app in una sola versione, queste tecnologie sono in grado di convertire il codice nei linguaggi nativi delle diverse piattaforme. Possiamo infatti definirle multipiattaforma come le ibride (seppur con qualche limitazione in più), ma anche native, dal momento che non necessitano di un browser per il loro funzionamento. Le applicazioni semi-native sono quindi in grado di fornire ottime prestazioni, godendo dei vantaggi di entrambe le tipologie di app, con una particolare attenzione all’ottimizzazione delle risorse. In Astrorei adottiamo spesso questa tipologia di sviluppo, un ottimo compromesso per sviluppare un’app dalle elevate prestazioni ma con tempi di sviluppo ridotti.

Come scegliere la soluzione migliore per lo sviluppo della tua app

La premessa necessaria è che non esiste una soluzione migliore in assoluto. Come abbiamo visto, ogni tipologia presenta punti di forza e di debolezza, di conseguenza la scelta deve ricadere sulla soluzione più performante in base alle esigenze specifiche del progetto, il target di riferimento, le tempistiche e ovviamente, il budget a disposizione.

Spesso chi si approccia a questo servizio ha già una web app, in questo caso la soluzione può essere un’app ibrida, che permette di “inscatolare” la web app in un involucro nativo, con modifiche irrisorie e con tempi e costi di sviluppo minimi. Anche nel caso in cui sia necessario diversificare leggermente la web app dall’app mobile, la soluzione può essere un’app ibrida. Partendo da una base comune (la web app) e diversificando, anche grazie all’utilizzo di alcuni framework come Ionic, che, per quanto possibile, allineano l’esperienza utente allo stile del sistema operativo.

Se l’app da sviluppare necessita invece di performance elevate, come nel caso di un videogioco, l’unica strada percorribile è un’app nativa.

Infine se il prodotto che si vuole realizzare è un’app di buona qualità, senza troppo dispendio di tempo e risorse economiche, sicuramente la soluzione sono le app semi-native: utilizzando Flutter o React native si sviluppa un’app dalle elevate prestazioni ma con il grande vantaggio di essere sviluppata in una sola versione per tutte le piattaforme.

In ogni caso, l’obiettivo finale è offrire un prodotto di alta qualità. Se vuoi sviluppare anche tu un’applicazione, il team di esperti Astrorei potrà fornirti una consulenza per aiutarti ad individuare la soluzione migliore per il tuo business.